La “sindrome dell’impostore” è un tema molto diffuso, soprattutto tra le donne, a cui spesso viene data una lettura fuorviante, come fosse una sorta di disturbo mentale. Già la definizione “sindrome” alimenta involontariamente questo equivoco.
Martedì 26 marzo 2024 , alle ore 18.00, alle S.E.R.R.E. (Strada Provinciale Terlizzi-Ruvo) verrà presentato il libro “Ciao ciao impostora. Piccolo manuale di sopravvivenza per le donne nei tornanti della vita quotidiana”, opera di 16 donne che hanno imparato a riconoscere e ridefinire quella intimidatoria voce interiore.
Ospiti le Co-autrici Cinzia Gangale e Marilena Resta. Dialoga con le autrici Francesco Vino, docente. L’iniziativa, promossa da È Fatto Giorno APS e la Cooperativa Sociale Zorba, rientra nella rassegna “all you can read”, pensata per la promozione di opportunità di aggregazione sociale attorno a temi importanti quali la giustizia sociale e i diritti, momenti condivisi in convivialità grazie alla collaborazione di Mirò Enoteca, che ringraziamo.
Il volume è pubblicato da “La Traccia Buona”:
Nella convinzione invece che il fenomeno sia legato soprattutto ai modelli maschilisti tuttora imperanti nel nostro Paese, questo libro vuole suggerire strumenti di consapevolezza a cui far ricorso nella vita quotidiana, con una particolare attenzione alle giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro.
Un team di donne, esperte facilitatrici, offre un percorso nel contempo razionale e emotivo, alternando l’esperienza personale, raccontata con irrituale profondità, con l’indicazione di esercizi di facilitazione da mettere in pratica, per coloro che desiderano far emergere, in primis agli occhi di se stesse, tutte le proprie risorse di valore.
Un libro per le donne che da sùbito vogliano iniziare a fare nella vita di tutti i giorni la “cosa giusta”, e per gli uomini che (finalmente) vogliano scoprire il vero valore dirompente della inclusività di genere nella famiglia, negli ambienti lavorativi e nella società civile.
Nella convinzione invece che il fenomeno sia legato soprattutto ai modelli maschilisti tuttora imperanti nel nostro Paese, questo libro vuole suggerire strumenti di consapevolezza a cui far ricorso nella vita quotidiana, con una particolare attenzione alle giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Leggere la legalità”, finanziato dalla Regione Puglia con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.